concorso intervento residenziale milano – cascina merlata

progetto: michele congiu, valentina dessi, stefano murgia
luogo: milano, cascina merlata
anno: 2010
lotto: 10633 mq
residenze: 19500 mq
spazi comuni: 777.5 mq
spazi pubblici: 1163.6 mq
aree verdi: 10413.3 mq
interrati: 17360 mq
parcheggi interni: 372

03_thumb1_thumb_thumb

Il concept del progetto è basato sull’idea del codice a barre (formula A=2.5B). Codice a barre come armonica alternanza di pieni vuoti, rappresentazione archetipa di foresta, immagine nella finestra di un treno o le perforazioni di una pellicola cinematografica in movimento. Non una norma, non una regola, il Codice come sistema, piuttosto che regolamento.

02_thumb1_thumb_thumb

Il lotto di progetto, inserito nel Piano Integrato di Intervento “Cascina Merlata” si pone come cerniera fra il futuro quartiere oggetto del P.I.I. ed il territorio circostante. Forte di questa valenza, il progetto presentato privilegia, con la sua conformazione, la direttrice creata dall’asse viario di accesso al quartiere. I varchi fra gli edifici sono pensati come ulteriore marcatura della direttrice visiva: procedendo su via Gallarate lo sguardo è libero di percorrere l’interno lotto e, seguendo il cono visivo creato dagli edifici, esso può dirigersi oltre, verso il parco di Cascina Merlata. I due edifici che compongono il complesso hanno uno sviluppo ad L, sono collocati parallelamente ai confini del lotto e sono caratterizzati dall’innesto di due torri poste ai due estremi opposti, riprendendo così l’idea di alternanza che governa l’intero progetto e che si esprime nella terza dimensione con la successione di volumi alti e bassi. Il complesso è unitario, la forma delle due stecche abbraccia la piazza interna, la isola, la protegge ed al contempo la definisce, identificandola come luogo di incontro privilegiato. L’organizzazione planimetrica del livello strada nel progetto, nasce dalla scelta progettuale di modulare la fruizione degli spazi: gli ambienti fruibili pubblicamente sono collocati al piano terra dell’edificio ovest, prospiciente alla strada, mentre la piazza interna, si configura come ampio spazio comune dove si intrecciano percorsi pedonali, specchi d’acqua e giardini. L’accesso pedonale al lotto ed all’edificio ovest avviene dal fronte strada in più punti, in prossimità dei corpi scala, mentre l’accesso all’edificio est avviene attraverso la piazza, mediante i cancelli posti ai due lati opposti del lotto. A nord del lotto è situato l’ingresso carrabile che conduce ai due piani interrati dove sono collocati i parcheggi per i residenti, i locali tecnici e le cantine.Il piano terreno degli edifici, interamente dedicato ai servizi è totalmente vetrato, sull’edificio est, accessibili dalla piazza, sono collocati i servizi di interesse comune, quali nido condominiale, sala riunioni, doposcuola. Anche le coperture degli edifici assumono la connotazione di spazi comuni: un grande giardino su tutta la superficie, alternato a percorsi ed a specchi d’acqua, secondo lo schema del codice a barre. Questo si configura come un ulteriore spazio di relazione, di incontro ed allo stesso tempo un punto di vista particolare sull’intorno. I piani superiori dei due edifici sono interamente dedicati alla residenza. Nelle due torri sono collocati gli appartamenti di metratura maggiore che godono così di maggiore visibilità, mentre attorno ai corpi scala delle due stecche sono distribuiti gli appartamenti di minor superficie.

04_thumb1_thumb

Le strategie insediative adottate nel progetto vertono sulla collocazione delle funzioni pubbliche (al piano terreno dei due edifici nel fabbricato prospiciente la strada) e di quelle comuni (nel fabbricato est) fruibili mediante la piazza centrale. I piani superiori sono interamente dedicati alle residenze, salvo la copertura che diventa un'ulteriore spazio verde comune. Fra le funzioni pubbliche previste trovano posto alcuni locali commerciali per i quali si può ipotizzare una conduzione convenzionata con l’amministrazione condominiale. La collocazione delle varie tipologie residenziali è stata realizzata in funzione della superficie disponibile ed in base a logiche di mercato: sono stati privilegiati gli appartamenti di metratura maggiore in quanto collocati prevalentemente nelle torri. Nelle stecche trovano invece collocazione le tipologie di minor superficie e le residenze da destinare all'affitto. Gli spazi sono organizzati in maniera tale da permettere una buona flessibilità di impiego, mediante l'accorpamento o la suddivisione delle unità immobiliari. Il progetto, studiato nei suoi vari aspetti, presenta le caratteristiche di funzionamento di una macchina complessa che muta assetto e comportamenti a seconda delle condizioni climatiche, dell’ora del giorno o delle stagioni. Per rispondere alle esigenze di economicità, risparmio energetico, facile manutenzione, sono stati scelti materiali e tecnologie semplici ma altamente performanti: per migliorare l’isolamento termico ed acustico verrà realizzato il tetto giardino sulla copertura e un cappotto termico su tutte le superfici con la schermatura delle parti vetrate. Per la ventilazione passiva verranno realizzate delle canalizzazioni a soffitto collegate ad un sistema di earth-pipe. Per la produzione di energia elettrica ed acqua calda sanitaria verranno installati pannelli solari e fotovoltaici sulla copertura dei torrini scala. Il tetto giardino verrà piantumato con un prato calpestabile che oltre a migliorare l’isolamento termico degli edifici, filtrerà e drenerà l’acqua piovana, convogliandola verso la vasca di accumulo sotterranea. Quest’acqua potrà essere utilizzata per l’irrigazione o per alimentare gli scarichi dei servizi igenici del complesso. Il cappotto termico verrà realizzato mediante il rivestimento integrale delle pareti in muratura dell’edificio realizzato con pannelli altamente isolanti, abbinati ad un sistema di ventilazione della parete stessa, realizzato sovrapponendo alla muratura classica un sistema di montanti e traverse ai quali verranno ancorati dei pannelli che, essendo distanziati dalla parete “grezza”, ne consentono la ventilazione continua. I giunti dei pannelli verranno stuccati e rifiniti esternamente con uno strato di intonaco rinforzato da una rete aggrappante. Questo consentirà di ottenere una superficie continua e facilmente manutenzionabile.

05_thumb1_thumb_thumb

La presenza di uno spazio “serra” in ogni appartamento è la particolarità del complesso. Questa risulta una vera e propria veranda inglobata nel volume dell’edificio e ricopre l’importante ruolo di filtro fra l’interno e l’esterno, essendo apribile e schermabile a seconda delle necessità.

01_thumb1_thumb

img5_thumb9 Gli infissi verranno realizzati mediante l’installazione di elementi in pvc apribili con vetrocamera composta da vetri basso emissivi ed una schermatura esterna composta da persiane mobili a scomparsa. Durante la stagione estiva la serra può essere schermata per mitigare l’effetto della radiazione solare, mantenendo freschi gli ambienti che vi si affacciano, mentre in inverno essa lascia filtrare totalmente i raggi del sole e accumula calore che viene poi distribuito negli altri ambienti della casa. Non sarà necessario schermare gli ambienti al piano terreno in quanto si trovano arretrati rispetto al filo esterno dell’edificio ed da esso ombreggiati. Ove l’ambiente serra non è presente è stata inserita una tipologia di parete ventilata che prevede una finitura esterna ad intonaco, in maniera da abbinare i vantaggi in termini di isolamento termico prodotti dal sistema di ventilazione. Il sistema di ventilazione passiva prevede l’installazione di un sistema earth-pipe composto da quattro condotti che capteranno il vento all’esterno degli edifici e dopo un percorso sotterraneo immetteranno l’aria negli ambienti mediante le canalizzazioni interne realizzate nei controsoffitti. Nella stagione estiva l’aria viene raffrescata mediante lo scambio di calore col sottosuolo ed immessa negli ambienti ad una temperatura notevolmente inferiore di quella esterna, limitando così l’impiego di sistemi meccanizzati di raffrescamento. In inverno l’aria invece viene riscaldata naturalmente, trovandosi nel sottosuolo ad una temperatura di 18°. L’aria satura presente negli ambienti verrà aspirata naturalmente per l’effetto camino prodotto dalla differenza di temperatura con quella immessa ed esplusa all’esterno da un altro condotto, parallelo a quello di immissione. Tale condotto ha quattro sbocchi in copertura, due per le torri e due per le stecche. Per le sistemazioni esterne e della piazza tra i due edifici, è stato scelto un materiale che offre possibilità di realizzare superfici cromaticamente diversificate e prive di giunti. Questo ha permesso di realizzare un disegno fortemente legato all’edificio, che riprende a sua volta il sistema del codice a barre, diversificando le direttrici dei percorsi, gli spazi funzionali e relazionali della piazza.

img1_thumb1
img4_thumb1
img3_thumb1
img2_thumb1